La Società Giuridica di Lubiana all’Accademia d’Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona: propone lo scambio reciproco delle rispettive pubblicazioni.
DocType: Lettera
1863 Agosto
La Congregazione Municipale di Verona all’Accademia d’Agricoltura Arti e Commercio di Verona: esprime il proprio apprezzamento per l’iniziativa dell’Accademia di aprire una scuola d’agraria e per l’avvio delle pratiche per l’acquisto d’un fondo per l’insegnamento pratico; chiede di essere tenuta informata sullo stato in cui si trova “questo argomento” e “in quale guisa si avviserebbe di prestare il pubblico insegnamento”.
1863 Luglio
Il socio corrispondente Perez alla Presidenza dell’Accademia: comunica d’aver esaminato la “polizza presentata dal Chincarini per la costruzione d’una piccola serra nell’Orto Botanico e d’aver rilevato in essa “una qualche esagerazione nei prezzi unitari delle singole opere”; modificati i prezzi analitici, il prezzo della serra risulterebbe di fiorini 407,05 anziché di 545,47. Si dice certo che per tale prezzo, qualora il Chincarini non lo accettasse, si potranno trovare altri “artisti” disponibili.
1863 Luglio
Antonio Tonzig alla Presidenza dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona: a sostegno della domanda già inoltrata di essere ammesso a far parte dell’Accademia veronese, aggiunge che la sua opera fu favorevolmente accolta dalle Accademie di Rovereto e Bovolenta, che consentirono pure alla sua nomina quale socio corrispondente delle stesse. Conclude rinnovando la richiesta di essere ammesso a far parte anche dell’Accademia di Verona.
1863 Giugno
L’I.R. Delegazione Provinciale alla “Società” d’Agricoltura, Commercio ed Arti in Verona: invita a far conoscere entro cinque giorni se abbia spedita all’I.R. Contabilità di Stato, debitamente compilata, la tabella trasmessale il 25 maggio p.p.
1863 Giugno
L’Ateneo di Treviso alla Presidenza dell’Accademia d’Agricoltura Commercio ed Arti di Verona: ringrazia per il dono dei volumi XL e XLI delle Memorie accademiche; esse serviranno come “gradito pascolo” per i soci, sempre desiderosi di dedicarsi agli studi “da’ quali la tristezza dei tempi li ha contro voglia finora distolti”.
1863 Giugno
L’I.R. Luogotenenza del Regno Lombardo Veneto all’Accademia di Agricoltura Arti e Commercio di Verona: si trasmettono due bottigliette contenenti uno “specifico” contro la malattia delle viti inventato dal sig. Alessandro Morpurgo di Trieste, per il quale lo stesso ottenne il privilegio imperiale; desiderando il Morpurgo che “sia esperita l’efficacia del rimedio”, si prega si farne sperimentazieone, seguendo le istruzioni stampigliate sulle bottigliette.
1863 Giugno
L’Uffizio della Gazzetta Uffiziale all’Accademia d’agricoltura, commercio ed arti di Verona: in riscontro a foglio accademico del 18 aprile u.s. si avverte che il 2 giugno u.s. sono stati inviati all’Accademia n. 100 esemplari del Programma pubblicato nella Gazzetta dei giorni 1, 11 e 16 maggio; si informa pure che l’Accademia nulla deve per l’avviso della seduta del 7 maggio inserito tre volte nella Gazzetta, salvo fiorini 3 per le spese di carta, tiratura e spedizione dei 100 esemplari del Programma.
1863 Giugno
Antonio Tonzig alla Reggenza dell’Accademia di Agricoltura Commercio ed Arti: informa che il suo “Trattato di amministrazione e di contabilità” è stato assunto nella Biblioteca dell’Eccelso Ministero delle Finanze, annunciato nel Foglio delle Ordinanze Ministeriali ed approvato da tutte le Camere di Commercio ed Industria nella parte loro riguardante, nonché raccomandato ai negozianti; conclude ricordando che il Consiglio dell’Accademia Olimpica di Scienze Lettere ed Arti in Vicenza l’ha nominato suo socio corrispondente ed auspicando che anche l’Accademia di Verona voglia concedergli lo stesso riconoscimento.
1863 Maggio
La Congregazieone Municipale di Verona all’Accademia d’Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona: informa che, al fine di togliere gli abusi che riducono e tolgono l’acqua a fontane e privati utenti, ha incaricato l’ing. Antonio Zanella di redigere un progetto di sistemazione dell’incanalamento delle acque derivanti dal Rio di Avesa, progetto ora quasi ultimato. Intanto il Municipio sorveglia che non ci siano dispersioni d’acqua e informa d’aver fatto eseguire l’espurgo dello stesso Rio, per cui confida che non venga a mancare l’acqua nelle fontane dell’Orto Botanico, necessaria per gli intrapresi esperimenti di piscicoltura.