Il socio Vincenzo Fusina al Presidente dell’Accademia di Agricoltura Commercio ed Arti di Verona: ricorda d’aver inviato il 27 novembre 1862 un suo studio sulla bonifica delle Grandi Valli e sull’irrigazione della “campagna asciutta veronese”, afferma che gli risulta che tale studio non sia più conservato nell’Archivio dell’Accademia, ma giaccia invece invece presso un socio della stessa, chiede infine che venga restituito all’Accademia e a lui stesso, qualora questa “non creda opportuno di farne calcolo”.
DocType: Lettera
1866 Ottobre
Il socio attivo Pietropaolo dr. Martinati all’Accademia di agricoltura commercio ed arti di Verona: propone che, a perpetuo ricordo del patriota martire Carlo Montanari, il suo nome rimanga perpetuamente iscritto per primo nell’elenco dei soci effettivi; che ne sia letto in Accademia pubblico elogio, che gli sia dedicata in sede una lapide commemorativa e che ogni anno, all’aprirsi della prima adunanza accademica, il Presidente appelli quel nomne e l’accademico anziano presente risponda “morto per la patria”.
1866 Dicembre
La Società Agraria di Grosseto al Presidente dell’Accademia di Agricoltura di Verona: comunica che, per esprimere la soddisfazione che l’Accademia veronese sia entrata a far parte della grande famiglia italiana e per stabilire con essa un rapporto di corrispondenza, la Società Agraria di Grosseto ha stabilito di nominarne il Presidente proprio socio onorario.
1866 Settembre
La Congregazione Municipale alla Presidenza dell’Accademia di Agricoltura Arti e Commercio di Verona: fa presente che è in corso un riatto della Piazzetta S.Toscana e invita l’Accademia, in quanto proprietaria della Pesa Pubblica, a disporre con sollecitudine un intervento di sistemazione delle pietre di contorno della stessa, così che siano armonizzate con il nuovo piano stradale.
1866 Luglio
La ditta Vicentini e Franchini rimette la specifica di quanto dovutole per le pubblicazioni effettuate per l’Accademia; sul verso il Segretario Perpetuo dispone che la specifica sia liquidata in fiorini 511,69.
1866 Luglio
Il Podestà di Lonigo alla Reggenza accademica: sollecita l’espletamento di quanto già richiesto per poter giungere alla conclusione della pratica relativa all’enfiteusi del palazzo Scortegagna.
1866 Giugno
G. Perini al prof. Antonio Manganotti: comunica che il totale dei cartoni di seme di baco da seta “disposti” è di 3565, di cui 2586 verdi e 979 bianchi.
1866 Giugno
Don Giona Sabaini, parroco di Negrar, alla Presidenza dell’Accademia Agraria di Verona: comunica all’Accademia, “per quelle pratiche che potessero esser utili al progresso della scienza”, che nell’orto parrocchiale è spuntato un fungo giunto a straordinaria grandezza, che ha suscitato grande curiosità nella popolazione e che è risultato del peso di 17 libbre. In calce è fatto cenno alla risposta inviata.
1866 Giugno
Pietro Marianini e la moglie Teresa all’Accademia d’agricoltura, Commercio ed Arti di Verona:annunciano la perdita del padre e suocero professore cavaliere Stefano Marianini, deceduto il 9 giugno 1866.
1866 Giugno
L’I.R. Ufficio di Commisurazione di Verona alla Reggenza dell’Accademia d’Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona: chiede di conoscere il numero dei cartoni di seme di bachi da seta ordinati alla casa di commercio di Kayser-Siegfried, Scheibler e compagni di Crefeld onde poter procedere alla commisurazione della relativa tassa.