Fabio Asquino – segretario dell’Accademia agraria di Udine ringrazia l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per le due memorie ricevute, ricambia con un opera postuma di Antonio Zanon, ed esalta l’opportunità che le varie organizzazioni siano in contatto fra di loro.
DocType: Lettera
1771 Luglio/Agosto
Giovanni Arduino, Pubblico Sovrintendente all’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, è stato incaricato di estrarre dalle memorie sulle correnti malattie dei Gelsi, di due Accademici della “Pubblica Società Georgica di Feltre”. Ignazio Fazio e Angelo Maria Bilesimo, i rimedi per combattere le malattie e di diffondere tali notizie a tutte le Accademie di Agricoltura. Arduino obbedisce indicando tali rimedi nella lettera in questione.
1779 Luglio/Agosto
La Società di Agricoltura di Rovigo scrive all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per ringraziarla di due memorie che quest’ultima le ha inviato, e con l’occasione loda il sistema di comunicare per lettera fra le varie accademie, ricorda inoltre che le due province, il Polesine e il Veronese sono confinanti e che sia l’Adige sia il Tartaro attraversano ambedue le province ed una loro regolazione risolverebbe i problemi polesani e quelli delle Grandi Valli Veronesi.
1771 Luglio/Agosto
Antonio Cappello informa l’Accademia di Verona che la Deputazione sopra l’Agricoltura la incarica di preoccuparsi del recupero delle Valli Veronesi. Afferma che esistono già progetti e disegni sulle valli di Tomba, Ronco e Scardovara, uno dei quali riporterà la pubblica approvazione. Promette di esaltare gli studi che si vanno facendo da parte dell’Accademia.
1771 AprileMaggio
Antonio Cappello, Tornato in città da poco, è venuto a sapere della memoria sulle leggi agrarie preparata da Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia di Verona – nonché del gradimento della stessa da parte della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, ed infine dell’intenzione di detta Deputazione di premiare in modo visibile l’autore di detta memoria anche per incoraggiare tutti a fare sempre meglio.
1771 Aprile/Maggio
La Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, a firma Miani e Grimani scrive all’Accademia per lodare il lavoro di Zaccaria Betti – Segretario perpetuo dell’Accademia – soprattutto per la sua relazione sulle leggi agrarie, si impegna a mostrare detto lavoro allo Eccellentissimo Senato, ed invita la dirigenza dell’Accademia a leggerla in adunanza, in segno del loro gradimento. Lodi anche per lavori di altri, rimasti anonimi.
1771 Marzo
L’Accademia di Rovigo a firma del Presidente Emilio Durazzo ringrazia l’Accademia di Verona per l’invio della memoria di Everardo Zeviani sull’aumento della produzione della legna, e in cambio invia una serie di componimenti poetici, in occasione delle nozze di Francesco Morosini.
1771 Aprile/Maggio
la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti nelle persone di Miani e di Grimani, si rivolge all’Accademia di Agricoltura per avere indicazioni, “lumi e ricordi” sull’argomento della bonifica delle Valli della provincia di Verona
1771 Marzo
Lucio Dogliani, Presidente di una Accademia (che qualcuno ritiene sia Belluno, ma che non è intelligibile dal testo) ringrazia l’Accademia di Verona per l’invio della memoria di Everardo Zeviani sull’aumento della produzione della legna.
1771 Aprile/Maggio
la Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti nelle persone di Miani e di Grimani, venuta a saper della “mortalità de Mori” (gelsi per bachi da seta) con auliche parole e ridondanti complimenti, chiede all’Accademia di Agricoltura di Verona di rispondere a sei quesiti: 1) se, quando e dove si è introdotta nella provincia di Verona una tale malattia;
2) come si sia espansa e quali località abbia colpito; 3) i sintomi con i quali si è manifestata;
4) Se colpisce i gelsi giovani o quelli anziani, quelli nati da seme o da talea, quelli innestati o quelli che non lo sono, o se l’infezione sia comune a tutti i tipi di piante;
5) se l’infezione si trasmette per vicinanza tra sani e malati;
6) quali tentativi siano stati fatti per combattere detta infezione e se qualcuno ha dato risultati positivi.
Attendono comunque qualsiasi indicazione che possa portare aiuto nel vincere una simile malattia delle piante dei gelsi, promettendo “onorevoli contrassegni del pubblico gradimento”.