Sig. Rizzi all’Accademia di Agricoltura, Arti e Commercio di Verona: invia in dono un esemplare del consueto almanacco intitolato “L’agricoltore delle Provincie Venete”; comunica, inoltre, d’aver compilato una dissertazione per lettura accademica intitolata “Cenni storici sull’agricoltura antica e moderna e proposizione per migliorare l’agricoltura delle Province Venete”, che desidererebbe far leggere presso l’Accademia veronese
DocType: Lettera
1864 Febbraio
A. Mainster di Rovigo all’Accademia d’Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona: non dimentico del luogo dove è nato ed è stato educato, e convinto che Dante sia autentica gloria veronese, dona n. 100 copie d’una sua pubblicazione “intorno ad un nuovo sistema di locomozione” perché il ricavato vada a beneficio dell’erezione del monumento a Dante.
1783 Marzo
Zan Alvise Emo, componente della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti loda l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona e promette il suo particolare impegno a riconoscere qualche” testimonianza ” a chi se lo merita e a chi usa il proprio talento a favore del bene pubblico.
1843 Agosto
Il marchese Francesco de Polesini all’Accademia Letteraria-agronomica di Verona: invia in omaggio una sua recente memoria relativa ai “paragrandini naturali”.
1864 Marzo
Il Primo Segretario della Société Impériale des Naturalistes de Moscou al Segretario dell’Accademia I.R. d’Agricoltura di Verona: invia in omaggio all’Accademia il Bollettino n.4 dell’anno 1863.
1793 Giugno
Francesco Battagia Belloni comunica ad Antonio Cagnoli di aver parlato con varie autorità dell’affare dei gelsi, ma che l’inquisitore (non nominato) propone una sospensione del privilegio. Ha anche parlato con Alessandro Albrizi dell’affare del salnitro e spera di poter influire sul problema quando sostituirà uno dei V Savi
1843 Ottobre
Francesco Fiescer ad Antonio Campostrini: testo in lingua latina di ringraziamento dela nomina a membro dell’Accademia.
1864 Aprile
Lettera a stampa, senza firma, stampata a Conegliano, intitolata “çLa eruzione del Vesuvio di dicembre 1861 spiegata nei suoi fenomeni”.L’autore espone le sue considerazioni e spiegazioni, chiedendo in merito il parere dei dotti nazionali e stranieri.
1793 Dicembre
Evidentemente la lettera di cui al punto precedente era andata perduta e il Pisoni sollecitato per una risposta ribadisce quanto già asserito nella lettera del 16 Agosto 1793
1844 Febbraio
Carlo Montanari rimette alla Magnifica Reggenza dell’Accademia il progetto di riduzione della scala che mette ai locali goduti dall’Accademia stessa; nel documento sviluppa alcune considerazioni sulla credenza del passato che non si potesse entrare in un tempio con il piede sinistro.