Copia di una lettera scritta dalla Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti al Podestà e V.Capitanio di Verona in data 5 maggio 1789, per avvisarlo del rischio che il fiume Tion torni a impaludare i terreni circostanti per i motivi descritti dall’Ing. Simone Bombieri nella relazione del 27 Aprile u.s. (vedi). La lettera originale è firmata da Nicolò Maria Tiepolo, Lorenzo Memo e Stefano Valmarana.

Copia di una lettera di Giulio Antonio Mussati – Podestà e V.Capitanio di Verona e del suo territorio, datata 11 maggio 1789, che dispone che il Comune di Villafranca sistemi l’alveo del fosso, detto il Laghisol, in larghezza e in profondità affinchè in caso di pioggia non riversi nel vicino Tion i detriti e le terra della strada che gli corre a fianco.

Copia di una lettera del Magistrato dei Beni Inculti, datata 7 Agosto 1789 ed indirizzata all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, nella quale si dispone che le terre recuperate dalla bonifica delle paludi provocate dal fiume Tion siano dedicate a prato per aumentare il mangime destinato alle specie bovine, e si insiste sul fatto che la comunità di Villafranca sia tenuta a mantenere profondo l’alveo del canale che scorre a fianco della strada postale onde evitare la caduta dei detriti nel Tion. Nel retro vi sono brevi appunti che indicano il tono delle risposte da dare allo scrivente della lettera.

Copia di una lettera di Giulio Antonio Mussati – Podestà e V.Capitanio di Verona e del suo territorio, datata 11 maggio 1789 con la quale, ricevuto l’ordine della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti – emanato il 3 maggio u.s. (vedi) – sulla soluzione dei problemi creati dal fiume Tion, incarica Simon Bombieri di provvedere all’espianto della siepe che provoca l’innalzamento dell’alveo del fiume suddetto e di far scavare ed allargare l’alveo del fosso detto Laghisol.

Copia di una lettera del 22 maggio 1789, tratta dal registro della Cancelleria Prefettizia di Verona e quindi probabilmente scritta da Giulio Antonio Mussati – Podestà e V.Capitanio di Verona e del suo territorio – che ordina ad Alessandro Ottolini e a Michelangelo Bellavite del consorzio di Villafranca di sospendere i lavori nelle proprie campagne e di far eseguire quanto necessario per approfondire ed allargare l’alveo del fosso Laghisol, il che è anche nel loro interesse.