Due copie tratte dalla Cancelleria Prefettizia di Verona dell’atto riguardante la convocazione dei proprietari delle terre inondate dal fiume Tion alla presenza del Podestà – Alvise Mocenigo – per formare il consorzio voluto dal Magistrato dei Beni Inculti, che dovrà avere lo scopo di bonificare le terre inondate, e per nominare i due Presidenti. Il documento asserisce che detta riunione sia avvenuta nel 1787 ma deve esserci un errore in quanto sullo stesso foglio è riportata l’approvazione di quanto sopra da parete del Magistrato dei Beni Inculti, approvazione con data 24 Gennaio 1786.
DocType: Copia
1786 Febbraio
Copia di una lettera del Magistrato dei Beni Inculti, datata 5 Febbraio 1786 con la quale viene riscontrata al Podestà di Verona, la notizia della formazione del consorzio per la bonifica delle terre inondate dal fiume Tion e della nomina dei relativi presidenti.
1784 Settembre
Copia di uno scritto del Doge e inviato al Vice Podestà di Verona, datato 19 Agosto 1784, nel quale richiama il proclama fatto pubblicare per ordine del Senato allo scopo di promuovere lo spirito di industria in tutti i cittadini, ed invita il destinatario della lettera a diffonderlo presso gli abitanti della sua città.
1785 Settembre
Copia di un Decreto dello “Eccellentissimo Senato”, datato 7 Settembre 1785, riguardante la regolazione del fiume Castagnaro che ha anche la funzione di scolmatore dell’Adige. Il Senato approva la proposta del Magistrato all’Adige e del Deputato aggiunto alle Valli Veronesi di interrompere temporaneamente la funzione di scolmatore del Castagnaro per riversare in esso tutte le acque che inondano le Valli. Con l’ipotesi poi di creare una specie di chiusa mobile fra l’Adige e il Castagnaro stesso onde in caso di piena del primo possa il secondo tornare ad avere la funzione di scolmatore.
1782 Maggio
Copia del decreto dello”Eccellentissimo Senato”, emanato il 25 Maggio 1782, che, visti i rapporti dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona e della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, considerati i vantaggi ottenuti con l’uso degli alberi dei boschi dei monti Lessini, e la difficoltà di restituire i Mille ducati, a suo tempo concessi dalla Pubblica Cassa rinvia a tempo più opportuno la restituzione della somma suddetta.
1783 Maggio
Copia di un atto notarile redatto il giorno 7 di un mese non leggibile dell’anno 1783, da parte del notaio Giacomo Montanea, nel quale si registra la nomina dei Presidenti e dei Consoli dell’Arte della Lana, nonché la nomina di due Procuratori con l’incarico di agire per nome dell’Arte in difesa della stessa anche spendendo del denaro in cambiali sempre per ostacolare ogni danno potesse venirgli. Tale decisione nasce dalla notizia che l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona avrebbe consegnato al Magistrato dei V Savi alla Mercanzia una dissertazione che potrebbe portare pregiudizio all’Arte in questione.
1780 Giugno
Copia di lettera del 12 Ottobre 1780, della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti al “Serenissimo Principe”, firmata da Anibale Gambara, Bortolo Grimani, Antonio Vendramin, Andrea Morosini , Zuanne Corner, nella quale si esprime il dubbio che l’incarico affidatole di verificare il progetto di bonifica delle Valli Grandi, steso da Lorgna e dai due incaricati dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona e impostato sulle riduzione della bocca del Castagnaro, possa essere inutile in quanto la conferenza dell’Adige potrebbe non ritenere l’ipotesi della restrizione della bocca del Castagnaro “ combinabile ” con gli interventi sul fiume Adige.
1782 Febbraio
Copia del decreto dello “Eccellentissimo Senato” datato 20 Febbraio 1782, che autorizza la pubblicazione del Proclama di cui ai punti precedenti.
1782 Febbraio
Copia di una lettera inviata al Vicepodestà di Verona da parte della Deputazione sopra l’Agricoltura nel Magistrato dei Beni Inculti, e firmata da Benedetto Civran, Zan Alvise Emo, Alvise Foscari, Angelo Boldù e Giacomo Antonio Marin, per trasmettere il decreto del Senato circa la pubblicazione del Proclama di cui ai punti precedenti, per invitare il Vicepodestà a diffonderlo e darlo anche all’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona per incoraggiarla a continuare nella sua opera così altamente utile agli interesse della Nazione.
1783 Marzo
Copia di una lettera datata “Consiglio dei X” 22 Marzo 1783, e firmata da Francesco Sagredo Camerlengo che avvisa il Vice Podestà di Verona di aver ordinato di stampare 50 licenze d’armi (?) per l’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, che vengono inviate con la stessa lettera anche se per ora ne bastano 12 ad ogni cambio di Reggenza.