L’Accademia comunica alla R. Delegazione di Governo di Verona il suo parere in merito alla notificazione 20 settembre rilevando che “l’aumentato dazio d’ingresso per le bestie bovine non è a noi d’immediato vantaggio” in quanto il Veronese si provvede di bestiame dal Tirolo e da altri paesi consudditi, mentre le nostre campagne sono coltivate prevalentemente a vigneti, gelsi e risaie e non presentano quindi praterie sufficienti per mantenere un numero maggiore di bovini.
DocType: Copia di lettera
1801 Maggio
Copia di una lettera del Generale di Divisione Miollis indirizzata al Governo Provvisorio di Verona e suo territorio alla destra dell’Adige, per invitarli a piantare alberi e di rivolgersi all’ Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti per averne indicazioni efficaci.
1801 Maggio
Lettera simile alla precedente nella quale però il generale Miollis sottolinea al Governo Provvisorio di Verona e suo territorio alla destra dell’Adige, l’importanza dell’ Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti certamente utile alla amministrazione della città.
1801 Maggio
Il Generale di Divisione Miollis ha ricevuto le stampe della attività dell’accademia con una lettera da parte del Governo Provvisorio di Verona e suo territorio alla destra dell’Adige, evidentemente laudativa nei suoi confronti, lodi che il Generale rimanda agli stessi Cittadini del Governo Provvisorio.
1801 Maggio
Copia di una lettera firmata dal presidente dell’ Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti Carlotti e dal Segretario perpetuo Benedetto del Bene, con la quale si chiede ai Cittadini membri del Governo Provvisorio di Verona alla destra dell’Adige di non permettere la costruzione di un foro fra le scale e le stanze dell’Accademia.
1795 Aprile
Copia della lettera con la quale Giacomo Foscarini a nome della Magistratura alle Tariffe Mercantili ringrazia l’Accademia per le osservazioni Metereologiche, Mediche ed Agrarie.
1793 Giugno
Angiolo Maria Balbi – Provveditor di Peschiera – al Podestà di Verona e suo distretto, ricevute le ultime Ducali sui gelsi della fortezza di Peschiera cerca di minimizzare le proprie responsabilità.
1793 Giugno
Giacomo Zen impone al Podestà di Verona di ritenere valide le precedenti decisioni circa il possesso dell’Accademia, della piantagione dei “Morari” (gelsi) piantati e da piantare sugli spalti della fortezza di Peschiera.
1793 Giugno
La lettera – di cui esiste la copia – è scritta da Almorò Pisani III Podestà di Verona e suo distretto, al Provveditor di Peschiera perché non impedisca ad Antonio Righi di piantare i nuovi gelsi e di accudire a quelli esistenti.
1793 Settembre
Copia di una lettera dell’Accademia ai Provveditori alla Sanità con la quale accompagna la dissertazione delle Terme di Caldiero di Zenone Bongiovanni e di Matteo Barbieri, ritenuta proprietà dei destinatari, senza trattenerne neppure una copia.