Il socio Edoardo De Betta alla Presidenza accademica: informa che il sig. Gabriele de Mortillet, attualmente domiciliato a Milano,ha avviato la pubblicazione di una sua rivista scientifica italiana, che uscirà con due numeri al mese dedicati a dar notizia di quanto si pubblica e si fa in Italia; propone che l’Accademia sottoscriva l’abbonamento, accordi allo stesso Mortillet la possibilità di effettuare scambio con l’Accademia ene epropone la nomina a socio corrispondente nazionale.
DocType: comunicazione scritta
1862 Ottobre
L’ing. F. Messedaglia all’Accademia di Agricoltura Commercio ed Arti di Verona: informa che il nuovo affittuale delle pese accademiche sig. Borghi ha già ultimato le previste opere di ripristino e sistemazione delle stesse, le descrive dettagliatamente e conferma che, come convenuto, l’Accademia gli deve corrispondere per esse la somma di fiorini 150.
1862 Settembre
L’I.R. Delegazione Provinciale di Verona alla Società d’Agricoltura Commercio ed Arti di Verona: invia una tabella statistica relativa all’istruzione pubblica per l’anno 1861, invitando l’Accademia a compilarla ed a restituirla all’I.R. Contabilità di Stato entro il corrente mese di settembre, dandone contemporaneamente avviso alla Delegazione scrivente.
1862 Agosto
Il socio De Betta alla Reggenza dell’Accademia: in qualità di conservatore del Museo Accademico, chiede che gli venga rilasciata la somma di dotazione prevista per il 1862, dovendo provvedere ad alcuni acquisti per aumentare le raccolte accademiche e completare alcuni mobili del Museo.
1862 Maggio
Edoardo De Betta e Giulio Camuzzoni alla Presidenza dell’Accademia: vedendo che non è stata ancora portata alla votazione dei soci la proposta di concedere alla Società di mutuo soccorso del Corpo Medico Chirurgico Farmaceutico l’uso delle sale accademiche, proposta che era stata avanzata dalla Presidenza ed in merito alla quale gli scriventi avevano espresso alcune osservazioni, essi ora precisano che non erano contrari a detta concessione, ma che intendevano suggerire che nella deliberazione, per vari motivi, dovesse essere coinvolto l’intero Corpo accademico.
1862 Aprile
Francesco Pellaicano all’Accademia di Agricoltura di Verona: trasmette due sue memorie sulla solforazione delle viti e loro coltivazione ed una sull’allevamento del baco da seta.
1862 Aprile
Il socio attivo Martinati alla Reggenza accademica: riprendendo quanto già espresso nella sua memoria “Sulla necessità e sul modo di abolire le decime”, sottolinea l’importanza e l’originalità della memoria letta in Accademia sullo stesso argomento negli anni passati dal nob. Benedetto da Campo e propone che essa venga tolta dalla dimenticanza e sottoposta all’esame d’una apposita Commissione in vista d’una sua pubblicazione negli Atti accademici.
1862 Marzo
Callisto Francesconi al Direttore dell’Accademia Agraria di Verona: in qualità di gerente della Società Lelio Ciomei per la solforazione delle viti chiede che l’Accademia rilasci un certificato comprovante che il titolare della Società ha ottenuto dalla stessa una medaglia d’argento esclusivamenete per il buon risultato della solforazione e per essere stato il primo a praticarla in Provincia.
1862 Febbraio
Il Segretario Perpetuo dell’Accademia al dr. Carlo Luigi Calza: lo si prega di contattare il Relatore della Commissione accademica per il seme di bachi da seta al fine di provvedere alle debite annotazioni di bilancio in relazione alla nota finanziaria presentata da detto Relatore, che presenta un avanzo di fiorini 6,96.
1862 Gennaio
Il sig. G. Schoeller, preside della Giunta Direttrice dell’Associazione d’Industria Morava alla Direzione della nostra Accademia: avendo la nascente associazione d’industria morava intenzione di sollecitare a Brunna la creazione d’un istituto simile all’Accademia a beneficio del comune interesse, chiede che gli siano gentilmente forniti gli statuti accademici ed i rapporti di gestione finora resi pubblici, onde avvalersene per lo scopo indicato.